Al demone che stava e camminava sempre alla mia sinistra domandai :"Hai mai visto la bellezza? Colei che mi sembra fosse la padrona della mia anima nell'Eternità? Colei che ora è senza dubbio posta sopra di me nel Tempo; sebbene io non la scorga e- è possibile- non l'abbia mai scorta nè mai la scorgerò, colei il cui aspetto io ignoro così come il mezzogiorno non conosce le stelle, colei di cui come prova e testimonianza io ho trovato solo l'orlo della sua ombra o al massimo il suo riflesso in un'acqua fosca ed agitata? Rispondimi se puoi e dimmi: lei è come le perle o le stelle? Assomiglia di più alla luce del Sole che è trasparente ed integra o alla luce del Sole divisa in splendore e iride? E' lei il cuore del giorno o l'anima della notte?".
A ciò il Demone rispose, dopo, come credetti, un breve attimo di meditazione: "Per quanto riguarda questa bellezza, posso dirti ben poco oltre a ciò che tu conosci. Sebbene in queste sfere, in cui i demoni del mio rango hanno accesso, vi siano maggiori indizi di qualche trascendente mistero rispetto a qui, tuttavia non ho mai visto questo stesso mistero, e non so se sia maschio o femmina.
Eoni fa, quando ero giovane ed imprudente, quando il mondo era nuovo e luminoso e c'erano più stelle di adesso, anch'io venni affascinato da questo mistero e ne andai alla ricerca in tutte le sfere accessibili. Ma avendo fallito nel trovarlo, ben presto mi stancai di abbracciarne le ombre e mi volsi ad inseguire illusioni meno sostanziali. Ora che fuori sono diventato grigio e cinereo, e dentro rosso come un vecchio fuoco tutto ardente e color di fiamma, sono tornato negli eoni gremiti di cui parlo, dai retta a me, chè sono saggio, attento e vecchio quanto il Sole butterato dalle comete che tanta strada hanno percorso; sono giunto all'opinione che questa bellezza non esista. Senza dubbio la sua sembianza non è altro che una rete di ombra e delusione, tessuta dall'abile mano di Dio, con la qual rete egli può intrappolare demoni e uomini, per la sua gioia ed il riso dei suoi arcangeli".
Il Demone tacque e cominciò a guardarmi come sempre, di sbieco, con un sol occhio- un occhio più rosso di Aldebaran e imperscrutabile quanto gli abissi delle Iadi.
Allora all'Angelo che camminava e stava sempre alla mia destra domandai:"Hai mai visto la Bellezza? O hai mai sentito qualche voce certa che concernesse la Bellezza?" A ciò l'Angelo rispose, dopo, come credetti, un momento di esitazione:"Riguardo a questa Bellezza, posso dirti ben poco oltre a ciò che non conosci. Sebbene in tutti i paradisi questo Mistero sia argomento delle più frequenti e sublimi discussioni tra gli arcangeli e tema perenne per i più ispirati e arpisti tra i cherubini, tuttavia, nonostante tutto questo, siamo profondamente ignoranti sulla sua vera natura, sostanza e qualità. Ma talvolta ci sono potenti indizi che coprono i cherubini superiori dall'alto delle punte delle ali e rendono strano il crepuscolo in paradiso. E talvolta c'è un eco che riempie l'empireo e zittisce le arpe angeliche nel mezzo delle loro lodi a Dio. Accade spesso e queste visite di eco e ombra inondano di sgomento la riunione di Troni, Splendori e Dominazioni, che in altri momenti accompagna l'emanazione o l'apparizione di Dio stesso. In questo modo abbiamo la certezza della realtà di questa Bellezza. E dal momento che rimane un mistero per noi, un mistero per tutti eccettuato Dio, congetturiamo che è ciò su cui Dio medita, semioscurato e accentrato, e a causa del quale Egli si è tenuto immanifesto a noi per così tanti eoni: questo è il segreto che Dio nasconde anche ai serafini."
English original: Il Demone, l'Angelo e la Bellezza (The Demon, The Angel, And Beauty)