Re senza scettro che regna solitario,
Io vivo in questa cinerea landa,
Dove i venti rimodellano con sabbia errante
Le mie colonne e il mio trono infranto.
Il mio dominio si estende sugli uomini che furono,
E su pallide, dolci fanciulle care e morte;
La base d'un sepolcro è il mio giaciglio,
Fianco a fianco con una regina di marmo.
Nei giardini disseccati dal sole,
Desinando in solitudine, di scoprire bramo
I ciechi territori, bui e polverosi,
Dove né inverno né estate esistono.
Grigio e addolorato è il mio volto nell'ombra,
Ché in acque fonde cinte dalla sabbia io vedo
Dove tutto il mio antico impero
Soggiace giallo come foglia d'autunno.
I miei liuti d'argento e di corda sottile
Son scuri e rugginosi, ma nella trista brezza,
Odo memorie lamentose,
E il mormorio di taciute pene.
Tra i monumenti in rovina,
Reminescenza dei perduti sogni,
Infonde il tramonto un oro spettrale
A schernire la mia antica opulenza.
Ma presso le lapidi in marmo e ottone
Sfuggono le luci inargentate della sera;
E lentamente ora, e solennemente,
Vedo le ombre in corteo allungarsi.
Sovente, sotto fervide lune,
Con magie sfavillanti vanamente mi adopero
Per far rivivere morti amori imperiali,
Sussurrando litanie ricordate dal cuore.
Ma gli amati fantasmi smaterializzano,
Dissolvono i volti in luci e nebbia,
Le labbra vermiglie del mio piacere
Si fanno indistinte, gli occhi smorti e illividiti.
Re senza scettro che regna solitario,
Io vivo in questa cinerea landa,
Dove i venti rimodellano con sabbia errante
Le mie colonne e il mio trono infranto.
English original: L'impero delle Ombre (The Kingdom of Shadows)