Fine (Finis)

Translation of Clark Ashton Smith by Francesco Bruni e Bruno Aliotta

Sembrò che provenisse da occidente
la vivida fiamma rossa del tramonto
che mangiò il blu cielo moribondo,
e le vette inanimate erano lentamente
disgregate, distrutte.
Sopra il cielo ardevano alcune rosse stelle
come la fiamma di una candela nella scarna,
oscura cavità di indifferenti, agghiaccianti montagne.
Ma nei cieli superiori
(senza nuvole, come enormi cadaveri
senza un caratteristico sudario)
non c'erano né stelle né pianeti.
Non poteva che esserci oscurità,
senza pulsazioni, le morte stelle caddero
attraversando il vecchio cielo.
Nessun pianeta vivente e nessuna cometa
che potesse apparire fantasma,
senza casa, in un mondo reietto,
cercarono il loro primigenio posto
dove il cosmo non prosegue nè proseguirà.
Nulla, vacuo e senza significato
come una pergamena completamente annerita
dal passaggio di un fuoco che
profana gli infiniti e morti cieli.
Ecco ! Nella camera del tempo
io meditavo, a torce spente,
al trionfo degli Dei o
al fasto funereo dei Demoni
per i quali splendevano le fiamme.
Sopra l'ultima quiete
con la serena pace della notte,
il muto ed impassibile cielo
abbracciava il mondo vivente
come il mare in cui affonda
il ciottolo.

English original: Fine (Finis)

Top of Page